Perché preferire una guida abilitata

Perché preferire guide turistiche abilitate?

guide turistiche

Prima di tutto perché lo dice la legge.
Solo le guide che superano l’esame indetto dalle Regioni sono abilitate nell’esercizio di questa professione. Attenzione a chi s’improvvisa! Non importa se ha vissuto per anni in un luogo o se lavora nel turismo o se è un insegnante, per legge chi non ha una regolare abilitazione non può svolgere la professione di guida turistica.

Chi esercita questa attività senza qualifica, anche senza definirsi guida, svolge un’attività abusiva. Può anche chiamare le visite guidate con altri termini (come ad esempio trekking urbano o visita orientata), ma svolge l’attività violando leggi regionali, nazionali ed europee. Questa violazione comporta sanzioni molto elevate non soltanto per questi soggetti, ma anche per chi si avvale di loro.

Il C.E.N., Comitato Europeo di Normalizzazione, introduce lo Standard Europeo sulla formazione minima richiesta alle guide turistiche europee, approvato nel gennaio 2008 (EN 15565 – 2008), riconoscendo il carattere multidisciplinare della professione.

“Le Guide Turistiche sono i rappresentanti delle città, regioni e paesi per i quali sono qualificati. Dipende ampiamente da loro se i visitatori si sentono accolti, desiderano rimanere più a lungo o decidono di ritornare. Esse contribuiscono considerevolmente alla percezione della destinazione. Le Guide Turistiche aiutano i viaggiatori a comprendere la cultura della regione visitata ed il modo di vivere dei suoi abitanti. Esse svolgono un ruolo particolare, da un lato, nel promuovere il patrimonio culturale e naturale, dall’altro, nell’aiutare la sua sostenibilità, rendendo i visitatori consapevoli della sua importanza e vulnerabilità”.

È facile riconoscere una guida turistica abilitata durante lo svolgimento della sua attività: il suo patentino, rilasciato dalla Regione o dalla Provincia, deve essere ben esposto e convalidato ogni anno con apposito timbro.
È inoltre possibile verificare l’abilitazione attraverso gli appositi elenchi pubblicati sul sito ufficiale della Regione o della Provincia.