Il mosaico con “il Trionfo indiano di Bacco” nella Villa romana di Casignana (RC).

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Il mosaico con “il Trionfo indiano di Bacco” nella Villa romana di Casignana (RC).

Il mosaico con “il Trionfo indiano di Bacco” nella Villa romana di Casignana.

 Tondo con Trionfo indiano di Bacco villa romana di Casignana

Dettaglio del tondo con la raffigurazione del Trionfo indiano di Bacco [fonte http://www.greenstyle.it/gallerie/giornate-fai-di-primavera-2015-le-foto-piu-belle]

La Villa romana di Casignana è uno dei complessi più importanti di epoca romana dell’Italia Meridionale e presenta il più vasto nucleo di mosaici finora ritrovato in Calabria. La struttura si estende per oltre 5.000 mq, all’interno dei quali è possibile rinvenire l’esistenza di numerosi ambienti con un cortile centrale. Attorno al esso si ergono le terme, un giardino decorato con una fontana monumentale, le latrine, altri vani di servizio e la zona residenziale.

Oltre 20 pavimenti a mosaico di cui alcuni splendidamente figurati.

L’impianto termale, suddiviso nelle terme orientali e in quelle occidentali, si presenta in buono stato di conservazione. Spiccano in tutta la loro bellezza le pavimentazioni pregiate: lastricati di marmo provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore e mosaici che impreziosiscono la villa. Ve ne sono di splendidi a motivi geometrici di carattere decorativo ma anche figurati a tema per lo più mitologico collocati in diversi ambienti: Sala delle Nereidi, Sala con il volto di donna, Sala delle Quattro Stagioni; un pavimento con un Bacco ebbro sorretto da un giovane satiro che versa vino in un’anfora.

mosaico completo Trionfo di Bacco villa romana di Casignana

Disegno del Trionfo indiano di Bacco della Villa di Casignana [fonte: http://www.academia.edu]

Fra le opere in situ, un mosaico ancora da restaurare che ha una lunghezza di oltre 25 metri. Di quest’ultimo fa parte un “tondo” raffigurante Bacco, una figura maschile (forse un satiro) e una biga tirata da due tigri.

Storia della Villa

La villa romana di Casignana fu abitata dal I al IV secolo d.C., epoca, quest’ultima, a cui risale un’importante ristrutturazione. Circa la proprietà della villa si ritiene possa essere appartenuta ad un console romano o a un ricco proprietario terriero, forse un commerciante di vino. Al IV secolo corrisponde la fase di massimo sviluppo dell’edificio che raggiunse allora un’estensione di 5000 mq. Con la caduta dell’impero romano d’Occidente e le invasioni barbariche, la villa fu gradualmente abbandonata. Diverse sepolture tra i suoi ruderi e tracce di focolari accesi sui pavimenti a mosaico indicano una continuità abitativa almeno fino al VII secolo d.C. La villa fu riportata alla luce quasi casualmente nel 1963, durante i lavori per la messa in opera dell’acquedotto del Lovito.

Tra i mosaici più interessanti, quello del Trionfo indiano di Bacco.

Si tratta di una rappresentazione abbastanza rara: l’animale che viene associato generalmente a Bacco è la pantera (leopardo) e non la tigre. Tuttavia esistono diversi esempi, ma pochissimi in Italia.

Trionfo di Bacco museo di Sédif

Algeria – Mosaico esposto al museo archeologico di Sétif

Trionfo di Bacco museo Siviglia

Spagna – Mosaico al museo archeologico di Siviglia

Trionfo indiano di Bacco museo di Sousse

Tunisia – Mosaico esposto al museo archeologico di Sousse

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mosaico del “Trionfo indiano di Bacco” della Villa romana di Casignana è racchiuso in uno dei riquadri del pavimento del corridoio porticato. Il portico è stato messo in luce per circa 30 m e largo 2,80 m. Il tondo con la scena misura 2,13 m ed è racchiuso in un quadrato, delineato da una sottile fascia dentellata. Agli angoli 4 kantharoi da cui fuoriescono girali vegetali.

Tondo scena Trionfo indiano di Bacco Casignana

Il Trionfo indiano di Bacco della Villa di Casignana [fonte: http://www.famedisud.it]

Il tondo con il Trionfo indiano di Bacco è finora l’unico esempio noto nel Meridione d’Italia.

La scena è ridotta all’essenziale: il dio è solo sul carro, indicato unicamente dalle ruote. Non tiene le redini ed è appoggiato al tirso. C’è un solo personaggio del corteo, le tigri non incedono ma sono colte in atteggiamento “di riposo”. I colori impiegati, variamente combinati, rivelano una scrupolosa attenzione per il cromatismo: bianco, verde, arancio, rosso, ocra e nero ottenuti con marmi di diversa provenienza, pietre locali e terracotta. Inoltre anche qualche tessera di pasta vitrea blu nel capo e nel corpo di Bacco e sulle tigri.

Anche questo mosaico, sebbene in attesa di restauro, indica l’opulenza e la magnificenza della Villa.

 

 

 

Bibliografia di riferimento:

C. Sabbione “La villa romana di palazzi di Casignana. Guida archeologica” Corab 2007

Sitografia di riferimento:

E. Grillo  http://www.academia.edu/ Atti del XIX Colloquio dell’AISCOM

Redazione di FdS  http://www.famedisud.it/

 

 

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